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I Consigli di Marina – Cedolare Secca


Ancora agevolazioni per i proprietari di casa che intendono affittare una abitazione.
La legge di bilancio 2018 ha prorogato a tutto il 2019 il regime fiscale di cedolare secca.
La cedolare secca è un regime conveniente per chi affitta. La tassazione per il proprietario non avviene più in base al reddito ma solo sul canone incassato mentre per l’affittuario, si riducono i costi del canone mensile da pagare. Si applica l’aliquota in misura fissa del10% sui contratti a canone concordato, e del 21% in quelli a mercato libero .L’aliquota del 10% per i canoni concordati generalmente è più bassa del regime fiscale irpef.
Si applica ai contratti di Locazione tra privati solo ad uso abitativo, la proposta di estenderla agli immobili commerciali non è passata al momento.
Fanno tuttavia eccezione, i contratti stipulati con cooperative o enti senza scopo di lucro e il subaffitto agli studenti.

Optando per il regime di cedolare secca c’è la rinuncia all’aggiornamento ISTAT e all’aumento dei canoni, ma si acquista i vantaggio di non pagare l’imposta di registro al momento della registrazione del contratto, neanche per le annualità successive, e nemmeno i bolli sul contratto.
L’opzione è sempre facoltativa e va comunicata nel momento della registrazione del contratto presso l’Agenzia delle Entrate. Per i contratti già in essere va comunicato preventivamente all’inquilino con lettera raccomandata.

E’ possibile optare per la cedolare secca anche nel caso di contratti di locazione breve, di durata inferiore ai 30 giorni, per i quali non c’è l’obbligo di registrazione.

Per chi applica la cedolare secca ai contratti di locazione a canone concordato 2018, vi sono anche altri vantaggi fiscali che riguardano la tassazione del reddito fondiario per il proprietario.

Tali Agevolazioni Prevedono:
– La possibilità per il proprietario dell’immobile di ottenere un’ulteriore riduzione del 30% del reddito imponibile ai fini Irpef dei fabbricati, qualora nella dichiarazione dei redditi vengano indicati gli estremi della registrazione del contratto di locazione, inerenti alla dichiarazione IMU per il comune in cui è ubicato l’immobile.
– La possibilità di ottenere la riduzione del 75% dell’aliquota Imu e Tasi del Comune in cui è ubicato l’immobile concesso in locazione a canone concordato.
– Per l’affittuario, invece, è ammessa la detrazione del canone di affitto 2018 in misura che varia in base al reddito .


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